La giovane Brooke Davis parcheggiò la sua auto di fronte alla casa della sua migliore amica.
Era uscita per fare qualche acquisto e ora aveva voglia di vedere una faccia amica, forse l'unica vera amica che avesse mai avuto, l'unica con cui era riuscita davvero a legare, l'unica a volesse davvero bene.
Si, però la moretta aveva parecchi amici in teoria, ma la maggior parte erano amici di facciata, amici che vedeva solo alle feste, o con cui semplicemente usciva per divertirsi.
Ma Peyton era diversa, lei era l'Amica.
Così attraversò il vialetto ed entrò a casa dell'amica, la porta era aperta, come sempre d'altronde, non ricordava di aver mai suonato prima di entrare a casa sua.
Appena mise piede in casa sentì provenire dal piano di sopra quella robaccia che la sua amica si ostinava a chiamare musica, ma come faceva a piacerle? Era così deprimente! Ci volevano canzoni allegre, canzoni che ti permettessero di scatenarti e divertirti!
Già, il problema era che Peyton aveva un diverso concetto del divertimento.
Peccato, non sapeva proprio cosa si perdeva!
In ogni cosa quella musica testimonia che lei sia lì, quindi con un sorriso sali le scale e arrivi sulla porta della sua camera per poi osservarla per qualche secondo.
Sembra di malumore oggi, ha anche coperto la webcam.
Bussi appena lungo lo stipite della porta guardandola con i tuoi occhioni verdi.
-Si può?Chiese con il suo solito sorriso guardandola.
Raramente si riusciva a vederla senza il suo bel sorriso sulle labbra, odiava farsi vedere fragile e vulnerabile da qualcuno.